Flavio Caroli, critico e storico dell’arte, partendo dal suo ultimo libro ripercorre la storia dell’arte attraverso la sua personale biografia, le tappe di studioso e di uomo.
A ogni fase della vita corrisponde un dipinto, un artista e una stagione creativa che l’autore ricostruisce e racconta con fascino, erudizione e acutezza.
Un percorso che condivide con il pubblico del Festival fatto di capolavori e riflessioni, in cui Caroli si racconta portandoci in un sentiero della mente e dell’anima ricco di bellezza, dalla Lezione di anatomia di Rembrandt alle tele di Pollock, da Rubens a Savoldo, da Grechetto a Cézanne, da Caravaggio a Hockney.
E l’esito finale non può che prefigurare un’ideale, affascinante, educazione sentimentale dello sguardo che meraviglia i nostri occhi.
“Ho impiegato una vita, e gli studi di una vita, per capire che il peso di quell’acqua non era questione di materia ma di pensiero. ‘La pittura è cosa mentale’ diceva Leonardo Da Vinci. Come sempre, aveva ragione lui”.